Nel 2017 abbiamo deciso di non avviare nessuna nuova registrazione di prodotti in Cina, per evitare potenziali test su animali da parte della autorità locali, che li prevedono in caso di cosmetici importati. In parallelo, abbiamo valutato soluzioni alternative per poter continuare a vendere i nostri prodotti in Cina, senza incorrere in potenziali sperimentazioni sugli animali.
A partire dal primo trimestre 2021, avvieremo un progetto di confezionamento in Cina dei nostri prodotti ‘non specialistici’ destinati al mercato cinese, con formulazioni prodotte in Italia. Il confezionamento in loco con formule importate non impone infatti la sperimentazione animale. La prassi in vigore prevede che le autorità locali non effettuino test sugli animali per il processo di registrazione di cosmetici ‘non specialistici’ confezionati in Cina e conformi agli standard di sicurezza nazionali, requisiti soddisfatti pienamente dai nostri prodotti. In caso di eventuali dubbi sulla sicurezza, le autorità cinesi potrebbero richiedere test sugli animali dei prodotti cosmetici ‘non specialistici’ confezionati in Cina anche nella fase successiva alla commercializzazione. In tal caso, l’azienda ha la facoltà di richiamare il prodotto dal mercato prima che possa essere effettuata qualsiasi sperimentazione animale. Sebbene non prevediamo che questo possa rappresentare un problema per il Gruppo Davines, il nostro impegno è quello di non effettuare comunque test sugli animali.